Imponenti pareti calcaree, quelle che in Borgogna chiamano Roches. Qui si nasconde il segreto di un vino caratterizzato da una personalità unica nel suo genere come questo Mâcon Vergisson firmato Gilles Guerrin. Siamo nel cuore del Mâconnais, la parte più meridionale della Borgogna, dove il clima è un po’ più generoso e mite che nel Nord. Il villaggio di Vergisson è un luogo magico, incastonato tra le celebri rocce di Solutré e, appunto, Vergisson, due faraglioni di calcare che dominano il paesaggio. Questo sottosuolo calcareo e argilloso regala alle uve una particolare spinta minerale che si traduce in freschezza vibrante nel bicchiere. Chardonnay in purezza, qui viene interpretato in modo sincero e diretto, come è nello stile della famiglia Guerrin. Dopo la raccolta, le uve vengono portate subito in cantina per essere selezionate e pressate con delicatezza. La scelta vincente, in questo caso, è la vinificazione e l'affinamento in vasche d’acciaio inox, a temperatura rigorosamente controllata, evitando l'uso della botte di legno. Questo garantisce che il vino mantenga intatta la sua natura più fruttata, immediata e pulita, mettendo in primo piano l'espressione varietale e la mineralità del territorio, senza interferenze tostate o vanigliate date dal legno. Nel bicchiere si presenta di un bel giallo brillante e dorato. Al naso è complesso ma non eccessivamente. Spiccano profumi di frutta a polpa gialla, come mela cotogna, pera e la dolcezza della pera Nashi, per poi aprirsi a sfumature più speziate, quasi esotiche, di vaniglia, tè nero e cannella. La beva è meravigliosamente leggera e vellutata, bilanciata da un’acidità che lo mantiene vivo. L'attacco è fresco e avvolgente, senza essere pesante e la texture sottile lo rende scorrevole. Chiude con un bel retrogusto sapido e persistente, che invita subito al secondo calice.