È capitato a tutti almeno una volta nella vita! Il contesto tipico è la casa in montagna chiusa da mesi, la festa improvvisata a casa di amici, il petit déjeuner sur l’herbre la domenica. È tutto fantastico e perfetto, fino al momento di stappare. Manca lui, l’invitato numero uno: il cavatappi.
Come fare allora per degustare un ottimo vino italiano quando il primo negozio aperto è troppo lontano? Arrendersi, ovviamente, non è un opzione: bisogna improvvisare! Esistono almeno quattro metodi alternativi per aprire una bottiglia di vino senza usare il cavatappi…e senza attentare alla salute propria e altrui!
Il metodo della scarpa (o dell’asciugamano)
Aspetti da anni il momento in cui finalmente degusterai il tuo Supertuscan preferito ma non trovi l’apribottiglie? Il metodo della scarpa o dell’asciugamano consiste appunto nell’aprire una bottiglia di vino usando… una scarpa o un asciugamano. Come funziona? Questo metodo si basa sulla percussione ripetuta del fondo della bottiglia su una superficie liscia e verticale. La funzione della scarpa (o dell’asciugamano) è dunque solo quella di attutire i colpi. Per il fenomeno della “cavitazione”, il gas contenuto nella bottiglia farà gradualmente uscire il tappo dal collo, fino a quando sarà possibile rimuoverlo a mano.
Metodo del martello e della vite
È vero: trovare un martello e una vite in un posto dove non si riesce a trovare nemmeno un cavatappi, non è così scontato. Ma mai dire mai. Il meccanismo è molto semplice: si inserisce la vite nel tappo della bottiglia di vino, e poi la si estrae con il martello da carpentiere (quello biforcuto) come se fosse un chiodo, applicando una leggera pressione sulla sommità del collo della bottiglia. La vite, saldamente piantata nel tappo, se lo porterà dietro.
Metodo della gruccia metallica
Metodo per la verità un po’ macchinoso, ma utile in mancanza di altre risorse. Si usa una gruccia metallica di quelle economiche, costruite modellando un semplice filo di ferro. Dopo aver raddrizzato il gancio, bisogna formarne un altro più piccolo, tipo amo da pesca. “L’amo” va poi inserito tra il tappo e la parte interna del collo della bottiglia, fino a raggiungere la parte inferiore del tappo. Dopodiché, è sufficiente “agganciare” il tappo ed estrarlo tirando la gruccia verso l’alto.
Metodo della pompa per biciclette
È un metodo che si usa raramente per due motivi: il primo è che presuppone di avere a portata di mano non solo una pompa per biciclette, ma anche un ago di quelli usati per gonfiare i palloni. Il secondo è che è facile che questi due oggetti si trovino in casa di uno sportivo, salutista convinto che non beve per fondamentalismo alimentare. La meccanica del metodo della pompa per biciclette è molto semplice: si inserisce l’ago nel tappo, si pompa, e si stappa.
Non ti resta che scegliere i migliori vini selezionati per te dagli esperti di Svinando…senza dimenticare il cavatappi!