Varietà autoctona della regione Trentino-Alto Adige, la Schiava gentile qui è coltivata da tempo immemore e citata fin dal 1300. Una curiosità sul nome. Il termine “schiava”, probabilmente, si riferisce al fatto che fin dall’antichità questa uva veniva coltivata “schiavizzata", ossia legata a un palo. In questo caso Cavit ricava le uve per produrre questo delicato rosato della linea Bottega Vinai dalla Vallagarina, a destra e sinistra del fiume Adige, nelle zone pedecollinari che circondano la città di Rovereto. Qui il clima è tipico, con inverni freddi e nevosi ed estati calde, molto calde, ma ventilate e con benefiche escursioni termiche tra il giorno e la notte. Uve raccolte a mano e accuratamente selezionate, dopo la pigiatura vengono vinificate in rosa a temperatura controllata. Segue un breve affinamento in vasche di acciaio Inox per conservarne la freschezza e la fragranza prima dell'imbottigliamento. Ne deriva un bel vino caratterizzato da un colore rosa vivo e brillante. Al naso è piacevolmente fragrante e fruttato mentre in bocca si scopre un rosato ben secco, con note evidenti di lampone e frutti di bosco, seguite da un finale delicatamente amaro che richiama la mandorla. Vino estremamente versatile, accompagna bene aperitivi semplici e sfiziosi ma anche primi piatti e zuppe di pesce. Ottimo anche con il classico coniglio alla cacciatora, formaggi freschi e salumi. Difficile, se non impossibile, metterlo in difficoltà.