La ricetta è: 45% Corvina, 35% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Molinara. Non c’è nulla di più veronese di questo intricato mix di uve tipiche. Rubinelli Vajol le coltiva parte con il tradizionale sistema della Pergola veronese e parte con il Guyot. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene in settembre, quando le uve hanno raggiunto il giusto grado di maturazione. Dopo la raccolta, si va subito in cantina per la fase di pigiatura e la conseguente fermentazione e macerazione in acciaio inox a temperatura controllata. Occorrono circa 10 giorni per raggiungere il giusto livello di colore e perché la fermentazione giunga a termine. Da lì in avanti il vino affina solo in acciaio. Per poi finire in bottiglia e attendere il momento giusto per andare in commercio, restando al sicuro della fresca e buia cantina scavata nel tufo, sotto la collina del Vajol. Nel bicchiere si rivela brillante, rosso rubino, di bella trasparenza. Al naso è varietale, dove il tema conduttore sono i frutti rossi: melagrana, ciliegia croccante, ribes, con fiori di glicine e roselline rosse. In bocca, invece, si rivela subito un vino giovane, dotato di grande freschezza. Fine, elegante e profumato, con lievissime note balsamiche e di spezie. Il finale, piacevolmente persistente, lo rendono ideale come vino a tutto pasto, dall’aperitivo fino ai secondi. Una sola avvertenza. Di questo vino, è meglio averne già una seconda bottiglia a portata di mano.